domenica 12 agosto 2012

CAPITOLO 6


Sera gente....
Ecco il nuovo capitolo...Un pochino piu corto del solito perchè.... Beh ci sarà un piccolo passo avanti....Fooooorse
Buona lettura

CAPITOLO 6
Dopo essermi asciugata e aver phonato anche i capelli in modo da dagli una forma abbastanza decente per rendermi presentabile, sgattaiolando fuori dal bagno, rientro in camera per cambiarmi. Come sempre, una volta arrivata davanti all'armadio, inizia a scatenarsi il panico. Anche se in teoria non dovrei preoccuparmi perché ho un mobile pieno zeppo di vestiti in pratica non ho nulla da mettere.
Cosi dopo circa una decina di minuti, con più e più imprecazioni contro ignoti, riesco finalmente a trovare qualcosa di decente da indossare sopra al completino intimo, regalo di mia sorella quando ha deciso che dovevo darmi da fare per conquistare Alexander e di sicuro una taglia in più di tette per lei poteva aiutarmi nell'impresa, che viene coperto da una canotta bianca un pochino larga e scollata e inizialmente degli shorts in jeans che poi però cambio immediatamente con i miei fidati pantaloni della tuta.
D’altronde staremo in casa tutto il pomeriggio a fare il modellino oppure a lavorare a pc per cui non ci sono molti motivi per mettersi su dei jeans scomodi.
O meglio si ci sono perché in quel modo Alex si fermerebbe di nuovo a farmi lo scanner totale ma se vogliamo combinare qualcosa, e soprattutto per non saltagli addosso, meglio coprirsi un pochino.
Dopo aver dato un ultima occhiata allo specchio, per vedere se il risultato può essere accettabile, faccio un bel respirone per cercare di rilassarmi, e con un po’ di coraggio inizio a scendere le scale.
Quando arrivo in cucina vengo accolta per prima cosa dalla musica degli Aerosmith, che proviene dal suo pc appoggiato sul tavolo.
Che carino, si é ricordato del mio gruppo preferito.
Solo dopo però mi rendo conto che lui non è accanto al computer ma lo trovo sdraiato a terra che fissando un punto imprecisato della stanza canticchia accarezzando la testa a Kola che, appena si accorge, si alza subito in piedi e corre da me scivolando più volte sulle piastrelle.
-Amore...Quanto mi sei mancato cucciolotto...- dico abbassandomi e strapazzandolo di coccole.
-Wow.. Tutta quella festa al cane e a me mi cacci via subito- si lamenta il padrone alzandosi da terra fissandomi male.
-Cos'è vuoi le coccole anche tu?- chiedo prendendolo in giro, ma quello che non mi aspettavo é la sua risposta affermativa mentre si avvicina a me e si abbassa alla stessa altezza del suo cane scostandolo da me per poi appoggiarsi con la testa sopra alla gamba dove prima c’era Kola.
-Alex ma sei pazzo?- grido imbarazzata probabilmente color porpora in viso.
-No..Voglio le coccole..- mugugna strofinando la guancia contro la mia coscia.
-Dai alzati scemo...- lo riprendo cercando di farlo sollevare da me
-Ok ok mi alzo..Ma sappi che sei veramente cattiva..Non mi vuoi coccolare e nemmeno mi hai dato il bacio del buongiorno..- dice alzandosi in piedi
-Non te lo meriteresti dopo quello che hai fatto prima sai?..- domando anche se devo dire che non mi é dispiaciuta per niente la scena in bagno
-Lo so e scusami di nuovo ma...Non me lo dai nemmeno ora che ti ho preparato il caffè?- dice facendo uno sguardo da cucciolo tenero a cui non riesco assolutamente a resistere
-Uhm..In quel caso potrei ripensarci..- rispondo ridacchiando quando lo vedo aprirsi in un sorriso strepitoso.
-Grazie, grazie, grazieeeeeee, adesso vieni qui- dice abbracciandomi, o per meglio dire stritolandomi tra le sue braccia per poi avvicinare il suo viso al mio e lasciarmi un piccolo bacio sulla guancia.
Non so se é stata solo una sensazione ma quando la sua pelle ha sfiorato la mia l’ho sentito quasi fremere.
Passiamo cosi abbracciati un paio di minuti e non sono mai stata meglio in vita mia.  
Tra le sue braccia mi sento cosi protetta che ci starei una vita intera.
Ma ora come ora non mi sembra il caso di forzare troppo la mia, già precaria, forza di resistenza così, pur pentendomene praticamente all'istante son costretta ad interrompere l'abbraccio sotto un suo lamento di disapprovazione.
-Ehm...Allora questo caffè? Lo sai che non riesco a combinare nulla senza la mia droga..- dico staccandomi definitivamente per poi andare a recuperare una tazza.
-Oh si, ti conosco bene, ma devo dire che sei una continua fonte di sorprese per me come oggi ad esempio...- dice fissandomi mentre finalmente riesco a sorseggiare la calda bevanda amarognola ormai fonte principale della mia nutrizione.
-Perché scusa?- chiedo non capendo la sua frase
-Perché di solito sei tutta gonne, stivali, jeans e maglioncini ma devo dire che stai decisamente bene anche così sportiva...- dice passando il suo sguardo sul mio corpo facendomi arrossire credo in modo spropositato.
-Oh ehm...Beh li ho messi per star comoda in casa ma non é nulla di che- dico imbarazzata
-Beh, fidati del sottoscritto, quel “nulla di che” ti sta da Dio..- dice di getto per poi alzare lo sguardo sino a farlo scontrare con il mio e sembra quasi volermi dire altro ma subito dopo scuote la testa e si sposta per andare a sedersi davanti al pc -Ehm..Ok...Direi che é ora di pensare al progetto.. Che ne dici se oggi iniziamo con il modellino base che vuole Casper per giovedì?- dice cambiando totalmente argomento
-Casper?- chiedo interrogativa
-Ma si dai, non dirmi che non hai notato una certa somiglianza. Sono tutti e due piccolini con la testa gigante, sproporzionata quasi rispetto al resto del corpo e il pallore della pelle é identico...-mi spiega convinto e a quelle parole non posso fare a meno di scoppiare a ridere quasi fino alle lacrime.
-Oddio Al sei tutto pazzo...Solo tu potevi uscire con una cosa del genere ma ti adoro anche per questo...- dico posando la tazza nel lavandino e avvicinandomi a lui mi chino lasciandogli il secondo bacino sulla guancia della giornata -Comunque ci sto...Vada per il modellino allora- continuo ma guardando verso di lui lo trovo perso in non so quali pensieri con un sorrisino felice sulle labbra e si riprende solo quando lo tocco dentro con il gomito.
-Ah ehm...Si certo...Ok..Via con il modellino..Il materiale che avevamo preso ce l'hai tu giusto?-
-Si, si, é di là..Dammi due minuti e porto qui tutto- lo informo lasciandolo poi li in cucina ad armeggiare con il pc per aprire i vari file di progetto mentre io vado a prendere l'occorrente.
Si preannuncia una lunga giornata di lavoro ma ancora non sapevo quello che sarebbe successo di li a qualche ora.....


-Oh no!!! Ma cazzo!!!- sento urlare all'improvviso e senza sollevare lo sguardo dal pezzo di polistirolo che stavo incidendo con il taglierino, che per quanto é affilato farebbe concorrenza anche ai Miracle Blade di Chef Tony, chiedo con tono un po’ scocciato al mio compagno di lavori
-Che hai combinato ora?- e non posso non ripensare al fatto che, se sto tagliando io i pezzi é perché il signorino per prima cosa non sa andare dritto nemmeno con le squadre e secondo perché per poco non si amputava un dito.
-Mi sono completamente sporcato porca tr...Mannaggia...- sbotta correggendosi subito quando nota il mio sguardo contrariato.
Ok, non mi sarei scandalizzata molto perché spesso e volentieri pure io ne dico, ma dopo tutte quelle che ho sentito prima a causa della scampata amputazione, direi che sono a posto.
Dopo averlo fulminato con gli occhi però lo sguardo mi cade sul disastro avvenuto addosso a lui.
-Oh santo cielo Alex, ma come cavolo hai fatto a conciarti cosi?- chiedo vedendo che la colla a caldo gli é colata tutta sulla maglietta.
-Ma che ne so, sto coso ha iniziato a perdere roba pur non schiacciando nulla.. Cazzo ma quanto scotta!- ringhia nervoso alzandosi e iniziando a far aria con la maglia.
-Ma scusami, vai in bagno e toglila, no? Te ne porto una di Davide..-
-Oh si grazie, ma ho i cambi per la palestra in macchina... Me li andresti a recuperare mentre vado a darmi una sistemata in bagno? Le chiavi sono li sul mobile- chiede ormai già sulle scale.
-Va bene..Te li porto su...- dico e lasciando l'arma pericolosa a terra, recupero le chiavi e vado verso la sua Audi.
Adoro quella macchina ma d’altro canto adoro anche il proprietario e il suo cane..Insomma un mix letale.
Appena arrivo di fronte alla vettura mi fermo per un paio di minuti a fissare la chiave dove non c’è nessun simbolo per aprire il bagagliaio.
Inizio a rimpiangere la mia Punto con il suoi tastini apertura chiusura e sul retro, quello ben visibile del bagagliaio.
Non trovando nulla che possa aiutarmi nell'impresa decido di aprirla e cercare all'interno qualche pulsante e finalmente, dopo un po’ di ricerca, lo trovo. Ok è ufficiale..Mi piacciono le Audi ma con tutta questa tecnologia lascio che sia lui ad averla.
Una volta preso il borsone richiudo tutto e torno in casa andando direttamente verso la camera da letto ma poco prima di arrivare sento il telefono di casa squillare ed essendoci in pratica accanto lo afferro al volo e rispondo dopo il primo squillo dove subito una voce più che conosciuta mi arriva all'orecchio.
-Buon giorno sorella.. Allora??? Come sta andando il pomeriggio? Gli sei già saltata addosso? Ma soprattutto ti ha già cacciato la lingua in gola?- dice per poi ridacchiare.
-Salve anche a te sorella.. Comunque no!!! Non è ancora successo nulla.. Ma al momento sto risolvendo un piccolo disastro...- le dico non vedendo l'ora di tornare da Alex.
-Sarah, di che disastro stai parlando?... Che hai fatto alla nostra povera casa?.. Sai che potrei ucciderti e subito dopo mamma e papà verrebbero ad infierire sul tuo cadavere se combini qualche casino..-
-Oh si, si ne sono consapevole ma in realtà sta volta ha fatto tutto lui.. Si è versato addosso alla maglia la colla a caldo..Anche se credo che un po’ sia finita anche sul pavimento..-
-Beh, se non riuscite a staccarla prima del mio ritorno, sappi che ve la faccio togliere con i denti!!!!- ringhia ferocemente dall'altro capo della cornetta
-Signor si, signore... Ascolta vado a portagli il cambio che cos..- ma non termino la frase perche sento un nuovo suono provenire dalla mia camera e probabilmente è Alexander che ha accesso l'ipod a cui ho collegato lo stereo -Ehm sorellona ti richiamo domani ok?? Qui tutto bene quindi stai serena e coniglia felice con Davide.. E salutamelo prima di saltagli di nuovo addosso-
-Ma non puoi abbandonarmi di già.. Ci siamo sentite solo per qualche secondino.. Dai vuoi dirmi che non vuoi raccontare alla tua sorellona quello che vorresti fare al bel tocco di manzo che hai con te?-
-Ora come ora ehmmmm no.. Domani forse ma adesso devo andare...Ciao pazza ti voglio bene..-
-Se se sei la solita paracu...- ma interrompo a metà la frase e ridacchiando chiudo la comunicazione e riprendo a salire le scale dirigendomi verso la mia camera dove il cuore inizia a palpitare sempre più forte...

Continua.....